La democrazia perfetta non esiste.
Se questa è una affermazione binaria allora essa è vera.
Se invece è un affermazione fuzzy, allora si colloca all’estremo del continuum falso-vero.
Nel secondo caso, che è quello che possiamo utilizzare meglio per rappresentare la realtà (la realtà non è binaria, ma fuzzy [nota1]), la democrazia nelle sue applicazioni reali non può essere quindi che una direzione da seguire. Un asintoto cui tendere. Come corollario è possibile avere più o meno democrazia in un sistema. Ed è sempre possibile pensare a un sistema migliore di democrazia.
Quindi si potrebbe pensare che le rivoluzioni per “raggiungere la democrazia”, “instaurare la democrazia” potrebbero essere viste come solo delle accelerazioni del processo di miglioramento della situazione politica riguardo alla precedente implementazione di democrazia, e quindi forse anche non necessarie come concetto invece di rottura traumatica del precedente al conseguente sistema politico.
E in generale ritengo sia proprio così.
Ma a partire da una condizione minima. Continue reading »