Ott 082018
 
Qualcuno mi spieghi questo mercato come funziona.
Lo stato, per finanziarsi, deve vendere diciamo 10 miliardi di BTP a 10 anni. Il tasso stabilito per la vendita è il 3,5%.
Si presentano investitori con richieste per 15 miliardi.
A casa mia, se tutti vogliono comprare le mie mele, io alzo un poco il prezzo (cioè calo il tasso, che sò al 3,3%) .
Invece no.
Anche se si presentano richieste per 100 miliardi, il tasso rimane lo stesso.
La cosa bella è che solo le banche (e i suoi intermediari puttani) possono partecipare. Io, normale cittadino, anche se potessi comprare delle “pezze” (si chiamano così le quantità minime acquistabili – spesso più o meno sui 1000 euro), NON posso partecipare direttamente.
DEVO passare per la intermediazione delle banche, le quali dubito moltissimo che scelgano in base all’ordine di arrivo.
Questo non è un mercato, o meglio quello che si vende, non sono BTP, ma il nostro culo.
 

E questa non certo è la principale fregatura, è solo la fregatura sulla fregatura primaria. Il signoraggio monetario (“il diritto di stampare moneta dal nulla”). Il quale è in mano alla Banca Centrale Europea, la quale è di proprietà di varie banche centrali nazionali*, le quali a loro volta sono principalmente di proprietà di banche private(!) – le quali banche sono poi i principali attori, che comprano i BTP su cui paghiamo interessi(!).

Attori, Registi, Produttori del film: “Quanto siete idioti che lo stato non si stampa la moneta da solo”, e caso mai chiedesse ai propri stessi cittadini di comprarsi il debito, ma soprattutto il credito!

Libero Mercato? Concorrenza? Liberismo dei miei stivali. Facciamoci una grassa risata. Mimmo Ficuzza quando imponeva ai mercati generali la propria merce e il proprio prezzo era più liberista di questi che ci stanno spolpando, per nostra stupidità.

 Posted by at 23:25
Set 282018
 

C’è un uragano formatosi nel mediterraneo. Non risulta nella memoria storica anche tramandata oralmente un simile fatto.
Tutto bene così?
Non è un problema da “non ci sono più le mezze stagioni”.
Qualcuno dei nostri beneamati governanti vuole porsi il problema, o no?
Ricerche serie e non pilotate dalle lobby dei carburanti, delle industrie, delle banche e via di seguito smerdando, se ne possono avere o no?
En passant, qualcuno di questi governanti, ci vuole dire o almeno investigare, su cosa realmente succede ogni santo giorno sulle nostre teste o no?

Set 282018
 

Il giornalismo di inchiesta, (o se volete la libertà di ricerca di informazioni, la libertà di parola – chiedere è lecito rispondere è cortesia), sui grandi media è praticamente morto. Ridotto a pochi esemplari dispersi mantenuti in vita per rallegrare lo zoo e intortare la plebe. Fuori dal main-stream ci sono gli animali rari, quasi sempre eroici, ma praticamente lottano mani nude contro i carri armati.
Adesso è sorta l’Alba di FOA.
Mi sembra di vedere la stessa scena di miseria e nobiltà, quando si presenta il cappotto come opportunità, finalmente, di mangiare e con quello ci si vuole comprare tutto fino al sigaro dopo pranzo. Non è il cappotto di Napoleone.
E la battaglia è appena cominciata.

Set 282018
 

Però basta. D’accordo, diciamo che sono scie generate dal normale traffico aereo e dagli usuali attuali carburanti avio. E’ anche vero che non emettono certo “vapore acqueo”.
Quello si forma attorno a certe componenti dei fumi di scarico.
Ogni giorno i “normali” aerei di linea e non, vomitano tonnellate di roba.
Voglio sapere esattamente che ci mettono dentro. Si può?
C’è l’obbligo di vaccinarsi e non c’è lobbilgo di dire che cosa ci respiriamo e ci cade dall’alto dopo essersi disperso sull’intera superficie terrestre (dove più dove meno)?
Anzi, vorrei che fossero fatti periodicamente dei prelievi a campione per controllare che le compagnie non barino.
Ah, scusate, per un attimo mi sono sentito ministro degli interni, o della salute. Torno subito a sentirmi allenatore di nazionale.

Gen 302018
 
Sarei curioso di sapere dagli astensionisti a quale condizione potrebbero votare una eventuale lista elettorale.
Lo dico perchè, sebbene io abbia deciso al 99% di astenermi, voglio cambiare il sistema.
E allora o lo si cambia nel rispetto della legalità formale, che prevede una qualche forma di elezioni.
O lo si cambia seguendo una strada anche illegale.
Non è detto che questa ultima debba essere con spargimento di sangue.
Che sia chiaro: una azione illegale, può essere universalmente riconosciuta come giusta. Specialmente se si trattasse di una “illegalità formale” che affermasse invece il “principio sostanziale” che in una democrazia la sovranità appartiene appunto al popolo, al demos.
Supponiamo, per esempio, che con un autoreferendum, organizzato con criteri assolutamente trasparenti e democratici, si votasse una nuova costituzione. Allora questo, dal punto di vista politico e democratico, sarebbe un atto illegale (perchè non previsto dalla costituzione), ma semplicemente istitutivo di una nuova legalità democratica.
Certo sarebbe utile, e direi necessario, che la maggioranza fosse piuttosto ampia. Il processo di costruzione di un tale referendum sarebbe in ogni caso ostacolato in tutte le sue fasi dalla struttura piramidale del potere istituito, oggi saldamente in mano ai “mercanti”. Più ampio e “convincente” (della sua qualità democratica) questa maggioranza, meno conflittuale il cambiamento. Ma c’è comunque da aspettarsi un uso illegale delle istituzioni anche nel caso di una strategia totalmente rispettosa della legalità formale.

Ma, e torno alla mia curiosità iniziale, se si decide di utilizzare i mezzi formalmente legali allora occorre avere una maggioranza parlamentare. Ma L’uso delle armi del nemico è sempre una faccenda molto delicata. Ad alto rischio di fagocitazione. Non si può partecipare tout-court, proni alla piramide del potere che quei mezzi formalmente legali inducono e incarnano. E non bastano i programmi. Anzi, al limite i programmi sono inutili. Quello che conta, è chiaro, è mantenere il controllo sui voti e sulle azioni istituzionali e politiche dei rappresentanti eletti.
Non c’è, non esiste, non è possibile pensare a un metodo (o un insieme di metodi e condizioni) con cui si possa partecipare alle elezioni usando in modo diverso e autodeterminato, la rappresentanza che si riuscisse a strappare?
Io, ovviamente, dico che potrebbe esistere, anzi che è già esistito due volte e potrebbe esistere ancora.

 Posted by at 20:21