Feb 012013
 

Diario elettorale. 30.01.13. Sera.

Tornato dal lavoro alla fine del pomeriggio sono passato dai miei figli, che ormai vedo col contagocce. Quasi mi commuovo guardandoli.
Resto con loro un po’, cerco di rilassarmi, ma non ci riesco granché. Anzi, uffa, alzo anche la voce perché Saverio sta troppo al computer. Alla fine esco, e compro una pizza che porto a casa. Mentre mangio, alle 9 e 10 mi chiamano al telefono. E’ la tv  regionale T9, qualcuno mi chiede dove sono, che alle 10 c’è la mia intervista. Rimango senza parole.

Ero convinto di doverci andare il giorno dopo!! Impreco mentalmente in tutte le lingue. Dico che cerco di arrivare al più presto.
Esco di corsa e faccio i circa 35 km del percorso, a velocità ambulanza, pregando di non incontrare traffico.  Il fato è dalla mia: trovo quasi tutti i semafori verdi e le strade sgombre. Arrivo alle 9 e 50. E di nuovo cerco di rilassarmi un po’. Fortunatamente non stanno li a truccarmi e un tecnico mi mette il microfono, mentre il candidato presidente della lista Fiamma tricolore sta finendo. Sul divano, nella saletta a guardare la tv, è seduta una persona che guarda distrattamente. A vederlo sembra una persona normale. Lo vedo spento, e in difficoltà in più occasioni e vedo la gabbia nella quale anche lui è collocato, ma l’impressione è che a lui non passi nemmeno per la mente. Ma lo stesso ho una specie di solidarietà con lui, benché lontano politicamente mille miglia da me, perché onestamente mi sembra uno non brutto. E verbalizzo alla persona seduta “sembra una brava persona, ma dice cose che dicono tutti, potrebbe essere di qualsiasi partito: il punto infatti non sono i programmi, ma quello che succede dopo queste sceneggiate. Comunque sembra una brava  persona.”
La persona seduta, mi guarda e dice “Sono sua moglie, sì è un brav’uomo. Solo che sì, …sono idee un po’ … vecchie”.
Arriva il mio turno. La corsa in macchina e il nervosismo per l’equivoco, mi hanno alzato l’adrenalina. Sarà per questo e anche per il ricordo della gabbia del mattino, che l’incontro  va piuttosto bene e non resto inchiodato al teatrino. Forse sono riuscito a dare un idea di quello che siamo. Dopo 30 minuti saluto tutti e torno a casa. I tecnici mi fanno i complimenti, ma sospetto che li facciano a tutti. Orazio mi chiama per dirmi che sono stato grande. Allora posso essere contento. Solo un paio di cose avrei dovuto esprimerle con una progressione diversa…. ma va bene così. A casa, sul tavolo, mezza pizza triste mi aspetta. La butto nella spazzatura. E  lavoro ad altre cose. Alle tre vado aletto, e domani di nuovo lavoro e intervista con Radio Globo.

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Ott 202011
 

Ho partecipato a qualche assemblea degli indignati (ma poi quali? non è che gli indignati sono un partito o una organizzazione… attualmente sono una categoria dello spirito (cui io mi sento di appartenere) e una categoria fisica (quelli che dormono sotto le tende nelle piazze del mondo). Quegli occupanti campeggiatori, (l’ho imparato da loro), sono “l’ente locale”, da cui io oggi potrei dire di sentirmi maggiormente rappresentato. Politicamente rappresentato? In un certo senso anche.
Però, per me la democrazia è metodo.
Non ho detto che necessariamente sia sempre e soltanto la semplice maggioranza. Continue reading »

Ott 182011
 

Ringrazio le mie nipoti venute da Catania per la manifestazione, che mi hanno tirato fuori dal mio guscio di delusione e tristezza personale e politica del sabato pomeriggio e mi hanno fatto ricordare che avevo voglia-bisogno di incontrare le persone, che ho sentito amiche, come compagni di strada, anzi di piazza. Anche se io in piazza ci sono stato pochissimo, in confronto agli eroi che la occupano, sento che loro sono lì anche per me. E qualcuno potrà continuare a stare lì se ci saranno molti altri che come me, pur non dormendoci, e anche partecipando poco fisicamente, è con loro. Pure con quel poco. Continue reading »

Mag 262011
 

Un testo scritto a più mani sugli strumenti della democrazia diretta. Cosa sono, perché dovremmo averli, esperienze di utilizzo e suggerimenti per la loro realizzazione.

Gli autori sono alcuni fra le figure più riconosciute del movimento per la democrazia diretta, sia dal punto di vista teorico che pratico: Bruno Aprile, Thomas Benedikter, Roberto Brambilla. Paolo Michelotto. Dario Rinco e, immodestamente anche io, Pino Strano.

Il sottotitolo recita:  “Guida sulla democrazia diretta per cittadini attivi e consapevoli“.

Forse come nella “Guida galattica per autostoppisti” Avremmo dovuto scriverci “”Non fatevi prendere dal panico”.

Per ora comunque non è stato stampato, come avremmo voluto, in tempo per la “Settimana della democrazia diretta”. In ogni caso sarà sempre disponibile la versione digitale che potete scaricare anche dal mio blog.

 

 

Mag 252011
 

Essendo sincero, dico: ho amato D. e ancora, ma il tempo che sorride ai sogni non perdona le parole non dette. Eppure, dire tutto è lecito, e questo rende l’anima libera dall’oblio. Quindi, ecco la mia confessione. Ho amato.

M.T.(1)

 

(1)Un mio caro amico ha messo questa sua … lirica come “feed del messaggio di umore” di skype. Non trovo aggettivi. Voglio condividerla non solo su facebook.


 Posted by at 23:53