Ho recentemente recuperato i materiali del vecchio sito della Associazione Democrazia Diretta. Fondata nel 1995 con un gruppetto di amici “temerari”. Misi su un sito su GeoCities. Allora era un contenitore di siti che offriva spazio gratuito e prometteva “for life”.
GeoCities raggiunse uno sviluppo incredibile, per l’epoca. quasi ogni navigatore aeva un suo sito lì. Oggi si può dire lo stesso dei blog individuali o degli spazi sui social network.
Dopo qualche tempo vendette a yahoo, e il “for life” cominciava a traballare. Ma ancora era accessibile e tutto funzionava. I tempi correvano e internet cresceva e cambiava anch’essa. Yahoo ha fatto una cosa bella mantenendo per molto tempo l’impegno preso dai fondatori di GeoCities. Ma un giorno la CEO di yahoo decise che delle diverse centinaia di migliaia di siti che ospitava con i suoi milioni di pagine html se ne poteva fare a meno. Impegnavano risorse e non fruttavano nulla o poco anche in termini di pubblicità. Infatti quei siti erano alla fine conservati più che altro per memoria e molti non avevano nenche più gli account, altri erano andati lasciando le cose li. E non era più molto visitato. Il web 2 incalzava e quella roba scritta tutta in html, non poteva certo competere con le tecnologie software, i flash, javascript, videostream e quant’altro.
Ma la memoria è importante. Anche quella in formato digitale. Quei milioni di pagine di cose scritte rappresentavano e rappresentano una tappa importante dello sviluppo di internet, della socializzazione umana sulla rete. Era una tappa dello sviluppo della nostra cultura. Mai credevo che Yahoo avrebbe staccato la spina. Così un giorno collegandomi, non trovo più il sito! Tutto sparito, cancellato.
Lo sconforto mi assalì anche perchè mi resi conto che non avevo il backup di tutto il sito ma solo di alcune parti.
Qualche giorno fa, per caso cercando le faq, anzi le foq (frequently obiection and questions) sulla dd che scrissi e pubblicai sul quel sito, trovo questo:
ADD-Foqs
reocities.com/CapitolHill/Senate/3412/foq_ita.htm – Copia cache
…reocities…?!
vado e scopro che un certo Jacques Mattheij (olandese) si è preso individualmente la briga proprio negli ultimi giorni utili, passando sei notti insonni, di scaricare l’intera “città”, l’intero archivio. Qui trovate descritta la storia. Pur essendo altri tempi e altre velocità e potenze di pc, la dimensione dell’archivio non era piccola. Ebbene lui l’ha fatto e sta adesso lavorando alla ricostruzione, al restauro di Geocities. La complessità dell’archivio non era modesta e i problemi sono parecchi, ma procede spedito.
Dice infatti Jacques che per lui GeoCities è un monumento ai primi anni.
A chi gli chiede perchè lo ha fatto e lo fa lui risponde;
“In the millions of pages that we’ve archived, there are plenty of treasures. To make the point I’ll link to one page of a person that died way too young and whose lasting contribution to the internet and all our future lives would have been lost without saving it somehow. *That* is why we did this.
[Traduz]: I milioni di pagine che abbiamo archiviato, sono piene di tesori. Per capirlo vi linkerò una pagina di una persona che è morta troppo giovane e il cui contributo a internet e alle nostre vite future sarebbe andato perduto senza salvarle in qualche modo. Per questo l’ho fatto.
segue questo link: Davelicious’ David Feinman, with thanks to Sylvia
Continua Jacques: “Not all of the pages here, or the story behind them are as moving as this one, but all of them together represent a wealth whose value will only become more apparent over time, and which we hope will remain with us forever in some way.“
[Traduz]: Non tutte le pagine, o le storie dietro di loro sono simili a questa, ma tutte insieme rappresentano un bene il cui valore diverrà più evidente con il tempo, e che speriamo rimarrà con noi per sempre in qualche modo.
Non posso che essere d’accordo ed essergli grato.
Grazie Jacques.