No alla guerra. E’ semplice.
Ma che non si sognino di dirlo qui, sulla mia bacheca, sotto questo post, tutti quelli che sono stati zitti, o peggio hanno applaudito, alle carneficine ingiustificate realizzate dagli “occidentali” in Iraq, Yemen, Libia …(elenco parzialissimo ma evidente anche a un cieco). Anche con tanto di assassinio dei loro lider governanti.
I suddetti strabici cognitivi, o semplici servi dei demoni, tacciano. Così come i difensori della democrazia, inesistente a casa loro senza problemi, (anche a fronte di una serie infinita di clamorose bugie e violenze sul proprio popolo), di cui si vede invece ogni mancanza a casa altrui, ma solo se è quella del “nemico”.
Io, e quelli come me, che da sempre hanno cercato la verità, anche a costo di fare male a se stessi, io, noi, possiamo dirlo.
Nel caso chiedo perdono per quelle guerre, che mi fossero sfuggite a cui non ho detto no.
Ma allo stesso tempo io posso dire che dire “no alla guerra” non significa che poi la guerra non ci sia. Gli amici te li scegli i nemici no.
Così come posso modestissimamente dire che Putin ha sbagliato.
Sì, ma lo dico ragionando come fossi un cinico governante come è, e forse deve essere, ogni governante.
C’erano una massa di uonimi e armamenti ucraini pronti e preparati per riprendersi il Donbass. Oltre i confini ucraini c’era altrettanto, e forse più, da parte russa.
In mezzo gli Ucraini russofili e russofoni, che però con l’Ucraina hanno deciso che non vogliono più starci, asserragliati e assediati, e occasionalmente, ma quotidianamente bombardati. Circa 20.000 vittime in otto anni. Roba digeribile dalla democrazia e dai pacifisti a soggetto.
Bastava aspettare. Anzi allontanarsi un pò. Lasciare che la prevista mattanza cominciasse, come faceva prevedere l’incremento delle violazioni ucraine. I carri sarebbero prima o poi avanzati, il genocidio sarebbe diventato evidente con migliaia di morti civili di ogni età e sesso.
Allora avrebbe dovuto fare quello che non ha fatto: intervenire a carneficina inoltrata.
Invece no.
Ha inziato lo scontro per la distruzione delle forze armate ucraine, prima. E cosa ancora più incomprensibile per me, e altri molto più autorevoli osservatori, ha cominciato senza il previsto e militarmente vantaggioso bombardamento da lontano, con missili, artiglieria, droni, aerei ecc, come fanno e hanno fatto tutti quelli che invadono un territorio “nemico”. Ci volevano almeno due giorni di tale attività.
Invece no.
Insieme a comunicati che dicono che gli obbiettivi sono solo militari, di rispettare i soldati ucraini, di non colpire obbiettivi civili, di lasciare liberi i soldati ucraini che si arrendono …
Propaganda, è chiaro. Direte.
Tra l’altro queste direttive possono cambiare, se cambia lo scenario.
Lo ripeto: Putin ha sbagliato. Doveva aspettare il massacro, e soprattutto doveva fare il solito sporco lavoro iniziale da lontano con bombe più o meno intelligenti. Per evitare un massacro (vero o presunto), si può fare, o digerire meglio, un altro massacro. Come in Iraq, in Libia… uguale.
Tutto questo al netto del mio complottismo, che mi fa dire, che come sempre, che sia armato o no, lo scontro mostra che gli equilibri, all’interno del NWO in costruzione, sono in via di definizione.Cosa possiamno fare noi poveri esseri inutili che presuntuosamente vediamo questo?
Feb 262022