Apr 302008
 

Stimolato da uno scambio di informazioni tra frequentatori del forum dei DD (di cui uno di nazionalità svizzera), sono andato a fare alcune ricerchine per tentare di trovare risposta a una domanda sorta appunto nel corso della discussione.

La svizzera viene in genere considerata una nazione a sostanziale democrazia diretta, poichè il popolo svizzero possiede pienamente la propria sovranità politica, particolarmente attraverso l’istituto dei referendum di iniziativa e revisione. Per altro la svizzera è considerata la patria delle banche. E’ doppiamente interessante quindi la domanda: che rapporto c’è tra sovranità politica e sovranità monetaria in Svizzera?

LA TRASPARENZA

Dico subito che per quanto abbia cercato in nessuno dei documenti che ho trovato viene citato il termine “signoraggio” (1). Tuttavia, nei documenti messi a disposizione dalla banca centrale di emissione svizzera, la Banca Nazionale Svizzera (BNS), c’è una evidente semplicità e straordinaria chiarezza nella descrizione del ruolo e delle funzioni della banca di emissione svizzera. Che contrasta enormemente con l’aura di mistero e segretezza intorno agli stessi temi da parte della Banca d’Italia prima e della Banca Centrale Europea ora.

Molte delle polemiche e delle critiche fatte alle interpretazione del signoraggio (supportata da www.signoraggio.it, con il quale io concordo quasi integralmente) troverebbero fine se certi antisignoraggisti consultassero il sito della BNS (2), che con linguaggio semplice e trasparente spiega come funziona una banca centrale. Si trovano domande e risposte del tipo:

Quanto costa la produzione di una banconota?

Produrre banconote costa: circa 30 centesimi per ogni biglietto, non importa se da dieci o da mille franchi. La produzione consiste in diverse tappe: dai primi progetti alla produzione della carta, dalla stampa all’inserimento delle caratteristiche di sicurezza. Ogni anno, la Banca nazionale spende da 20 a 30 milioni di franchi per sostituire le banconote logore.

Oppure informazioni limpide sulla assenza di legame tra oro e moneta:

Banconote convertibili in oro – son tempi passati

In passato, la Banca nazionale aveva l’obbligo di convertire, su richiesta, le sue banconote in oro. I biglietti erano infatti considerati sostituti dell’oro. La scarsità naturale di quest’ultimo garantiva il valore della moneta: la moneta era ancorata all’oro. Oggi, l’oro ha perso questa sua funzione di ancora monetaria. Le banconote sono state dichiarate mezzi di pagamento legale, gli obblighi di conversione in oro e di copertura aurea sono stati aboliti e sono entrate in circolazione monete prive di metallo prezioso. La Banca nazionale non detiene perciò più riserve auree così consistenti come una volta. Ora, provvede a conservare il valore della moneta per mezzo della sua politica monetaria.

(http://www.snb.ch/i/welt/portrait/money/8.html)

Trovate affermazioni come questa:

Affinché un bene diventi moneta, deve rispondere a tre presupposti: accettazione generale, fiducia nel valore e quantità adeguata.

(http://www.snb.ch/i/welt/portrait/money/5.html)

in pratica è la descrizione dei caposaldi della teoria di Auriti sulla moneta. oppure come:

Le banche e la moltiplicazione della moneta

Le banche ricevono il denaro dei risparmiatori per prestarlo ai debitori. Con quest’attività di intermediarie del credito, le banche creano nuova moneta.

Ad illustrare questo meccanismo basta un semplice esempio. Ammettiamo (… omissis…)

Le banche possono moltiplicare la moneta cedendo in prestito gli averi versati sui conti, tranne una parte che trattengono come riserva.
(http://www.snb.ch/i/welt/portrait/banks/4.html)

Che direi taglia autorevolemente la testa al toro per quanto riguarda la discussione sul fatto che attraverso il meccanismo della riserva frazionaria le banche CREANO nuova moneta.

Interessante anche questo passo sulla distruzione di moneta:

Esiste il contrario della creazione di moneta, la distruzione di moneta?

La distruzione di moneta può essere spiegata analogamente alla sua creazione. Un risparmiatore decide di prelevare in contanti i suoi averi sul libretto di risparmio. La banca, che ne ha ceduto buona parte in prestito, trattenendo solo una piccola riserva, dovrebbe ora revocare il credito. Per fortuna, il credito giunge a termine e l’impresa lo rimborsa in forma di banconote. La banca versa al risparmiatore i suoi averi e radia il credito dalla sua contabilità. La quantità di moneta si è dunque ridotta dell’importo del credito. Questa moneta è stata distrutta.(http://www.snb.ch/i/welt/questions/2.html#9)


GLI UTILI DELLA BANCA CENTRALE


Leggete questa descrizione di come gli utili della Banca centrale siano connessi all’emissione di moneta :

Come genera un’utile la Banca nazionale?

La Banca nazionale è l’unica istituzione del Paese in grado di fornire moneta di banca centrale (banconote e averi in conto giro) all’economia. Mette in circolatione questa moneta acquistando dalle banche valori patrimoniali. I valori patrimoniali fruttano ricavi da interessi che consentono alla Banca nazionale di conseguire un utile. Accanto ai ricavi, la Banca nazionale registra evidentemente degli oneri, ad esempio per il personale o per la stampa delle banconote. In confronto ai ricavi da interessi sui valori patrimoniali, questi oneri sono tuttavia modesti. In ogni modo, lo scopo della Banca nazionale non è quello di massimizzare gli utili. Il suo obiettivo principale è una politica monetaria nell’interesse dell’economia e della popolazione.

(http://www.snb.ch/i/welt/portrait/enterprise/5_details.html)

Tra gli oppositori delle teorie sul signoraggio come male di fondo dell’economia mondiale, circola l’idea che le banche centrali non facciano utili se non marginali. In realtà fanno utili. Eccome. L’analisi dei bilanci della BNS ci aiuta a fare chiarezza anche su questo grazie alla sua (relativa) trasparenza, merce rarissima tra le altre banche centrali. (Fino al 2001 i proprietari della Banca d’Italia erano addirittura coperti da segreto di stato!! Il segreto sui privati che possedevano – e possiedono- la moneta dello stato e per pagare la quale accumuliamo debito pubblico)

Per esempio per quanto lo scopo della BNS non sia quello di fare utili, di utili ne fa. E di molto consistenti. La differenza , con le altre banche centrali, è che i suoi bilanci sono trasparenti e i suoi utili sono noti e distribuiti con un criterio per cui la stragrande maggioranza va alle istituzioni dello stato federale e dei cantoni. Cioè in sostanza ai cittadini che così certamente devono pagare meno tasse.Per darvi un idea della dimensione degli utili , per la BNS nel 2004 essi sono stati di circa di circa 21,6 miliardi di franchi svizzeri (circa 13,4 miliardi di euro). Nel 2005 l’utile è stato di 12,8 cui si devono aggiungere 21,5 miliardi di franchi solo per la vendita del patrimonio occulto di oro. (Avete letto bene, la voce ufficiale riporta proprio la dizione “patrimonio occulto”) (4)per un totale di 34,3 miliardi di franchi (circa 21,4 miliardi di euro).

Considerando che la svizzera ha circa 7 milioni di abitanti sarebbe come se i cittadini italiani tramite la banca d’italia (per la quota posseduta della BCE) avessero potuto disporre di utili per 104 miliardi di euro nel 2004 e per 170 miliardi di euro nel 2005 !!!!) E non vedo perchè gli utili della BCE dovrebbero essere di ordini di grandezza inferiori.Il punto è che il reddito da signoraggio della BCE è semplicemente ….sconosciuto. Ai normali cittadini s’intende. E anche agli stessi parlamentari europei, che pure teoricamente, hanno istituzionalmente una forma di controllo pur blanda sulla BCE.

La verità è che la BCE è di natura privatissima relativamente alla proprietà, alla trasparenza e al governo della stessa, mentre ha natura di ente di diritto pubblico relativamente al diritto esclusivo di emettere moneta stabilito per legge. Ma di questo parlerò in altro post.

IL CONTROLLO DEL POPOLO SULLA BANCA CENTRALE

La BNS, fondata nel 1907 è regolata da una legge speciale federale che recentemente (come molte leggi svizzere e la stessa costituzione) è stata aggiornata.(5) Leggi di quel tipo sono costituzionalmnete sottoponibili a referendum facoltativo. Che in questo caso non è stato utilizzato.

In questo vediamo già una grande differenza tra l’ordinamento delle normali “democrazie” e quella svizzera.

Inoltre gli organismi dirigenti sono di nomina del consiglio federale sia nella figura del presidente, che del vicepresidente, che per la maggioranza del consiglio di amministrazione. Il loro mandato dura quattro anni e non è rinnovabile oltre il terzo. Inoltre “Il Consiglio federale può revocare dalle loro funzioni i membri di sua nomina che non adempiano più i requisiti per l’esercizio del mandato o che abbiano commesso una colpa grave”. Da noi sono di nomina interna alla stessa banca d’italia.

La legge speciale federale svizzera descrive poi molto bene nei dettagli quale può essere l’assetto azionario. Il capitale è costituito da 100.000 azioni del valore di 250 euro l’una e nessun privato può possedere più di 100 azioni. Tale limite non esiste per le banche cantonali, le quali per altro sono a controllo pubblico. Ma ciò che conta è che impone bilanci realmente trasparenti sotto il controllo del consiglio federale e definisce i criteri di distribuzione degli utili secondo questo schema:• assegnazione al fondo di riserva (al massimo il 2% del capitale sociale all’anno)• dividendo pari al massimo al 6% del capitale sociale versato• una indennità di 80 centesimi per abitante ai Cantoni• l’utile residuo è versato alla Confederazione nella misura di 1/3, mentre i rimanenti 2/3 spettano ai Cantoni.

LA BANCA CENTRALE COME FATTORE PROMOTORE DI RICCHEZZA

Si capisce quindi perchè la svizzera, anzi gli svizzeri, siano ricchi e il benessere (economico) della svizzera non abbia eguali in europa. E forse nel mondo. Non solo e non tanto per la rete di banche presenti sul suo territorio, ma a mio parere per questi due fattori:1) la struttura proprietaria e di gestione della banca di emissione è tale che deve agire nel reale interesse generale e dei cantoni e non del sistema bancario privato2) il reddito da signoraggio è devoluto quasi totalmente alla confederazione e ai cantoni, e questo assicura che esso non diventi esoso e in ogni caso è ricchezza che torna ai cittadini.In conclusione, al di là di alcune contraddizioni e di alcuni aspetti eticamente dissonanti (come l’avere fondi aurei occulti – di origine non accertabile quindi) per altro non connesse con l’essere o no dd (che in quanto metodo di governo è in sè eticamente agnostico), si può dire che il sistema quasi-dd svizzero, mantiene sufficientemente bene la sovranità monetaria del popolo svizzero e assicura loro i vantaggi che ne derivano dall’esercizio di un signoraggio in buona sostanza pubblico.

Pino Strano, 30 aprile 2008.

Note:

1) Per signoraggio si intende il diritto esclusivo all’emissione di moneta. Come molti sanno questo diritto è affidato alle banche centrali. Come pochi invece sanno la stragrande maggioranza delle banche centrali è privata. Sì privata. Spesso coperte dalla foglia di fico di “ente di diritto pubblico”, cioè sottoposto a un regime particolare di controllo da parte delle pubbliche istituzioni. In realtà questo controllo è (a meno di rarissime eccezioni) praticamente inesistente. Basti pensare che il Consiglio d’Europa non sa a quanto ammontino gli utili della Banca centrale Europea, derivanti da questo diritto!! Per non dire poi della nomina del governatore della Banca d’Italia e della BCE che sono effettuate dalla banca stessa. Per maggiori info consultate i siti sul signoraggio tra i miei link.

2)il sito della bns http://www.snb.ch/i/welt/overview/index.html

3)In questo link trovate rappresentata la struttura degli organi della BNS. http://www.bankingtoday.ch/it/lehrmittel/lektionen/14nat/pdf/korr_14_nat_i.pdf I numeri dei membri del consiglio della banca sono adesso ridotti a 11 (6 scelti dal Consiglio federale tra cui presidente e vicepresidente e 5 dalla assemblea degli azionisti) il controllo sulla banca di fatto resta nelle mani dei rappresentanti dei cittadini. Considerando poi che gli azionisti sono per lo più banche cantonali, a loro volta sotto il controllo degli organi istituzionali cantonali, direi che il controllo della moneta è efficacemente nelle mani pubbliche e non private.

4)http://www.swissinfo.org/ita/votazioni/detail/Risultato_eccezionale_per_la_Banca_Nazionale.html?siteSect=301&sid=6416895&cKey=1138358340000&ty=st

5)legge speciale sulla banca nazionale svizzera http://www.admin.ch/ch/i/as/2004/1985.pdf

  10 Responses to “Quasi-dd svizzera e sovranità monetaria”

  1. Dipende però. Se la BNS – come pare – mette nel passivo del bilancio la rendita monetaria effettiva (signoraggio e non semplice monetaggio) – ansiché all’attivo – allora ruba come tutte le altre.

  2. il bilancio della bns e’ pubblico perche’ non ci dai un’occhiata?

  3. non dimenticate che il consiglio federale svizzero e’ retto per la stragrande maggioranza da parlamentari non indipendenti,ma quasi tutti siedono nei cda delle maggiori banche e assicurazioni svizzere….che essi siano promotori o controllori dei referendum di “democrazia diretta ” volta al controllo della banca centrale svizzera lascia il tempo che trova….

  4. Sono scappato dall’Italia per via della dittatura finanziaria che si sta instaurando e sono venuto ad abitare in Svizzera. Ma leggendo le Faq sul sito della BNS e il nuovo statuto dal 2002, si capisce benissimo che hanno abbandonato la vecchia economia Keynesiana per la nuova economia neoliberista, privatizzando. E rendendo completamente autonoma la BNS. Loro la chiamano economia per mantenere la stabilità dei prezzi, cioè una politica deflazionistica del devito e del pareggio di bilancio. Di fatto la Svizzera ha perso la sovranità monetaria. Lo si capisce molto bene ascoltando i nostri politici che parlano di settore pubblico come di una azienda che deve tassare per spendere e pareggare i bilanci pubblici. Roba da Mario monti!!!
    Sul sito http://www.sovranitamonetaria.it sono pubblicate le faq della BNS come fonte, ma si possono leggere anche sul sito ufficiale della banca. Ricordo che lo statuto all’articolo 6 c’era scritto che il signoraggio andava 2/3 allo stato e 1/3 ai cantoni tolte le spese del 6%, e che la banca non poteva indebitare lo stato all’atto di emissione monetaria, adesso c’è scritto solo “la banca nazionale svizzera è indipendente”. Punto. Addio sovranità monetaria, è la fine della Svizzera, addirittura cambierà anche il paesaggio che era mantenuto con la politica keynesiana della spesa pubblic! Le strade saranno sempre più simili a quelle italiane. Il settore pubblico non può piu spendere se non tassa prima.

  5. Salve, non ho letto tutto l’articolo, ma siccome ho fatto studi al riguardo e pure ho scritto una mail a Berna e ho ricevuto una risposta molto liberista, ti dico subito in due parole: la banca nazionale è infipendente, è stata privatizzata da pochissimi anni, in pratica non esiste più sovranità monetaria e il debito pubblico cresce come vero debito e i cittadini sono diventati pagatori di ultima istanza. Per il signoraggio, qui viene chiamato “utile” viene redistribuito nel settore pubblico. Ma sono briciole. Ad es nel Ticino, uno stato della confederazione, nel 2014 è stato di circa 20 milioni di franchi. Uno degli effetti è che la politica non controlla più la moneta e il franco è vittima delle speculazioni finanziarie. Alcuni politici propongono, per contrastare questi problemi, di cedere ulteriormente sovranità agganciano dil franco a monete straniere, le quali anche loro sono sotto il controllo di corporations private. Infine, da Berna mi rispondono che la nuova legge bancaria, che ha reso indipendente la banca pubblica, è stata fatta per garantire la stabilità dei prezzi e che era una cosa giusta, anche se i suoi principi andavano contro la costituzione svizzera. Articolo 99. In sostanza una follia assoluta.

  6. Ti ringrazio del tuo commento e degli aggiornamenti della situazione che hai fornito. Possiamo dire allora che anche il popolo svizzero si sta facendo fregare… Resta solo la diffenerenza che volendo il popolo svizzero con una legge di iniziativa popolare e successivo eventuale referendum (in caso di rifiuto da parte del parlamento)potrebbe modificare la situazione allo stato pro-ante… o stabilire comunque nuove modalità di gestione anche migliori delle precedenti.
    Questo in teoria. Poi sappiamo quale sia il potere del sistema bancario e dei pochi che ci stanno dietro. E la capacità di condizionare e modificare a proprio vantaggio la opinione e la volontà del popolo. Quindi, nonostante il maggiore potere del popolo svizzero… mala tempora currunt.

  7. come vedi, è un posto dove da tempo non tornavo.
    meglio così, piuttosto che la necessità di pubblicare per pubblicare.
    Grazie, comunque. Mi spiace non avere risposto più prontamente.

  8. Salve, ho ricevuto una mail dal tuo blog che dice che stai facendo ulteriori ricerche a proposito del sistema monetario quì in Svizzera. Vedo questo articolo è del 2008, quindi presumo prima della nuova legge bancaria svizzera che ha inasprito il sistema rendendolo più neoclassico che moderno, rinforzando l’indipendenza dell’istituto di Zurigo, impedendogli di operare direttamente a favore del settore pubblico come pagatore di ultima istanza. A tal riguardo sta per essere messa in campo un’iniziativa, denominata “moneta forte’ vedi Google, intesa a modificare l’articolo 99 della costituzione per riportare un minimo di “sovranità” al settore pubblico. Come previsto, nessun partito politico, da destra a sinistra, grazie al coro mediatico e culturale ultraliberista, appoggia tale iniziativa, che presumo verrà bocciata alle urne con un no. Interessante notare che gli utili che adesso vengono accreditati al settore pubblico (ultimo barlume keynesiano) sono costituiti solamente da utili dovuti al “cartaceo”. L’iniziativa vuole introdurre anche gli utili ( o signoraggio- brutto termine) anche derivanti dalla moneta elettronica.

  9. ilciclope.myblog.it/2011/09/06/attacco-all-europa
    cita questo articolo.

  10. Grazie ancora Duccio, degli aggiornamenti preziosi, a maggior ragione perchè io non ho più seguito strettamente l’evoluzione della situazione in Svizzera.
    Credo che questo meriterebbe un post apposito. Ma farò una aggiunta di avvertenza alla fine dell’articolo.

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