Ott 032017
 
Sono stanco.
L’arte della politica sembra impraticabile. Dico la politica che preveda l’affermarsi del principio della sovranità individuale[1].
 
Mi spiego.
Io sento la mia sovranità individuale (o quello su cui mi illudo di avere o dovrei avere sovranità) gravemente e sempre crescentemente, offesa e impedita. E, ciò che è inaccettabile, è che questo viene fatto a vantaggio di una ristretta minoranza.

Ma ormai è chiaro che non è un problema di intelligenza.
Fattori non solo razionali (o materiali, o emotivi, o affettivi e altri non riducibili fattori) condizionano qualsiasi azione politica.
Di conseguenza è difficile essere coerenti. Anche per i “migliori” di noi.In qualche caso può essere impossibile. È difficile affermare il più astratto degli obiettivi: l’affermazione della uguale sovranità di ciascuno di noi.
Eppure è da questo che dipende il vero salto, il vero cambiamento.
Chi è disposto a fare questo, mi contatti. Vorrei discutere di questo.
 
1] Per inciso lo sviluppo che seguo è:  Sovranità -> Federazione -> Democrazia.
Condizione necessaria perchè ci possa essere un contratto, (cioè un patto tra contraenti), è che i contraenti abbiano potestà (sovranità) su quello su cui stipulano il contratto.
Quindi, senza sovranità, nessun federalismo è possibile.
Lo stesso vale per la democrazia.

Ci possono essere federazioni non democratiche?
Se si usa la metafora del contratto come guida… sì, ci possono essere federazioni non democratiche.
Ma non ci possono essere democrazie non federaliste.
Perchè la democrazia prescrive per definizione che i sovrani che stipulano il contratto godano dell’isegoria. Cioè c’è la democrazia, se c’è la pari sovranità politica dei contraenti il patto.
La democrazia é solo una delle forme possibili di federalismo.

La sovranità monetaria è di per sè democratica?
La sovranità monetaria non esaurisce tutte le forme di sovranità. La sovranità monetaria è solo uno degli attributi, delle forme, della sovranità. Epoche e latitudini diverse hanno visto diverse importanza dellle diverse forme.
L’aspetto fondamentale di questa sovranità è il diritto a creare moneta. E, quindi, la sua proprietà.
Auriti non affermava soltanto il rifiuto della proprietà privata della moneta emessa a debito, ma anche affermava il diritto alla proprietà popolare della moneta. Perchè è essenziale dire CHI è il sovrano (il proprietario) della moneta.
Ma in sè, la proprietà potrebbe essere pubblica, senza essere sotto la sovranità dei singoli.

Come ogni altra forma di sovranità, essa può essere gestita in molti modi, ma se deve essere del popolo, allora il popolo deve avere sempre l’ultima parola. Altrimenti non è più il suo proprietario. Il metodo che garantisce meglio questo è il metodo democratico. Il diritto a esercitare uguale potere di governo sulla moneta che è ugualmente di tutti.
Quindi la sovranità monetaria (almeno nelle aspirazioni di Auriti) è implicita alla democrazia. Ma non viceversa. (Almeno teoricamente possono esistere sistemi democratici che non esercitano la sovranità monetaria. Ovviamente nei sistemi politici concreti applicati agli stati difficilmente la democrazia può sopravvivere senza tale forma di sovranità).
Direi che discorsi analoghi si possono fare per tutte le diverse forme che può assumere il potere e la sovranità su di esso.

 
 
 Posted by at 20:35

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