PERCHÈ?
Un giorno l’acqua, che scorreva nel ruscello dalla montagna, arrivò in un laghetto circondato di erba secca.
Il fuoco, spinto da un vento leggero, bruciando l’erba secca, lentamente, arrivò sulla riva del laghetto. Là proprio dove il ruscello faceva l’ultimo salto.
– Oh, come sei bella! – disse il fuoco all’acqua – come sei trasparente! E che meravigliosi riflessi che hai! Come sei pura…. morbida e con quale grazia accarezzi le pietre e la terra!
– Grazie – disse timidamente l’acqua – e… anche tu hai dei bellissimi colori. Non ne ne avevo mai visti così. Giallo, rosso, oh e anche blu e verde! Come sei luminoso! E come sei forte – disse quasi sussurrando a se stessa.
Ogni giorno il fuoco cercava nuove strade per incontrare e guardare l’acqua, e l’acqua aspettava nel laghetto che il fuoco venisse a trovarla, sentendosi tutta rimescolare appena lui si affacciava.
– Io ti amo. Come vorrei toccarti – disse un giorno il fuoco, sopreso dal suo stesso ardimento.
– Anche io – sussurrò l’acqua – anche io ti amo, e vorrei abbracciarti e accarezzarti- meravigliata del suo essersi lasciata andare così facilmente.
Il fuoco allora si avvicinò, e allungò delicatamente una favilla verso l’acqua.
Lei subito quasi gridò, sfrigolando con un piccolo sbuffo di vapore – Ahi, perchè mi ferisci? – Disse poi con voce lamentosa – forse non è vero che mi ami?
– Cara, mi dispiace, non volevo farti male. Ti ho toccato appena, anche se vorrei abbracciarti tutta, e con tutta la mia forza.
E si ritirò fermandosi, trattenendo le fiamme in un tizzone ardente, tutto rosso, vergognandosi e pentito di aver osato forse troppo.
Allora l’acqua, sentendosi in colpa per aver dubitato del suo amore, lentamente uscì un poco dal ruscello, scivolando tra l’erba secca del prato e bagnando la terra, per avvicinarsi lei alla base del fuoco, con cautela, evitando le faville.
– Oh, perchè mi stai spegnendo?! – Disse il fuoco con voce calma e addolorata – Sei arrabbiata con me? Perchè mi togli la forza che mi hai detto ti piaceva tanto?
Motificata, l’acqua si ritirò, senza dire più nulla.
– Perchè?- Tristi, pensavano entrambi. – Eppure ci amiamo così tanto.
Il giorno dopo si incontrarono ancora. L’acqua e il fuoco si guardarono a lungo in silenzio.
Sapevano che era l’ultima volta.
Lentamente si allontanarono uno dall’altra.
L’acqua, piangendo in piccoli gorgogli e il fuoco, singhiozzando con lievi crepitii, senza una lacrima.
P.S.